« ...Stupido fratellino... se hai intenzione di uccidermi... odiami! maledicimi! [...] E quando avrai i miei stessi "occhi"... vieni da me.
» Prima Parte Itachi conobbe la guerra all'eta di 4 anni,questa esperienza lo segnò molto e fece di lui un ninja molto attaccato alla pace e al bene del Villaggio. Fu promosso dall'Accademia Ninja come primo della classe all'età di 7 anni, a 8 anni padroneggiava già l'
abilità innata del
clan Uchiha, lo
Sharingan, divenne
Chunin a soli 10 anni è entrato a far parte della Squadra Speciale ANBU e
Jonin a 13 anni. Per questi suoi straordinari risultati fu considerato fin da subito un genio. Suo fratello minore
Sasuke aveva una grande stima verso di lui anche se lo vedeva come un rivale da superare, anche perché loro padre dedicava sempre molte più attenzioni ad Itachi che a lui.
I rapporti fra Itachi e suo padre peggiorarono notevolmente dopo una sua assenza ad una riunione del clan; gli unici a mancare alla riunione furono infatti Itachi ed il suo migliore amico
Shisui Uchiha, suicidatosi, almeno in apparenza, proprio durante la riunione. Itachi venne sospettato di averlo ucciso e di averne simulato il
suicidio, ma questi rigettò le accuse. Due giorni dopo, mentre Sasuke era assente, Itachi uccise tutti i membri del clan, inclusi suo padre e sua madre. Al ritorno del bambino dagli allenamenti, questi lo trovò in una stanza con ai piedi i corpi senza vita dei genitori. Quando Sasuke gli chiese perché l'avesse fatto, Itachi rispose: "Per testare le mie capacità". Pensando di rischiare la vita, Sasuke fuggì all'esterno, ma Itachi lo raggiunse in un istante, dicendogli che non valeva la pena ucciderlo. Rivelò al fratello di aver effettivamente ucciso Shisui, allo scopo di ottenere lo
Sharingan Ipnotico; tale occhio infatti si sviluppa soltanto se si uccide il proprio amico più caro. Inoltre disse a Sasuke: "Se hai intenzione di uccidermi, odiami, maledicimi...soprattutto, sopravvivi in questo mondo atroce! Corri, corri...aggrappati alla tua vita. E un giorno presentati davanti a me, con i miei stessi occhi." Da quel giorno, Sasuke si considera un vendicatore, ed è disposto a qualsiasi sacrificio pur di uccidere il fratello.
[3].
Viene in seguito rivelato che la strage del clan Uchiha da parte di Itachi, sarebbe stata una missione affidatagli dagli stessi capi supremi del Villaggio della Foglia. Itachi sarebbe stata una spia posta dalle alte autorità di Konoha nel clan Uchiha, sospettato di essere responsabile dell'attacco della
Volpe a Nove Code 9 anni prima, per tenere sotto controllo il clan. Successivamente si scoprì che gli Uchiha avevano intenzione di compiere un colpo di stato. La mente dietro questo piano era
Fugaku Uchiha, padre di Itachi e Sasuke, che usò Itachi come spia negli ANBU. In realtà, Itachi era una doppia spia e informava le alte cariche di Konoha di quanto accadeva nel clan. Quindi la strage compiuta da Itachi non era altro che una missione datagli dai capi di Konoha (anche se il
Terzo Hokage era contrario) e amando Itachi la pace, per evitare una guerra civile, si vide costretto ad agire quella notte. Aiutato da Madara Uchiha, completò la missione in modo veloce ed efficace, fallendo soltanto in un obiettivo: quello di uccidere il suo fratellino Sasuke. Proprio per questo motivo, Itachi, aveva pianificato col Terzo Hokage di proteggere Sasuke da
Danzo, e di far tenere nascosta al fratello la verità sul suo conto, spingendolo così ad odiarlo al solo scopo di farlo divenire forte come e più di lui.
Il ruolo nell'Akatsuki Fuggito dal Villaggio della Foglia, essendo un ninja ricercato, si unì all'
Organizzazione Alba, per poter proteggere il Villaggio dal suo interno. Venne messo in coppia con
Kisame Hoshigaki, uno dei
Sette Spadaccini della Nebbia. Dopo la morte del Terzo Hokage, colui che si era preso l'impegno di proteggere Sasuke, ad opera di
Orochimaru, ritornò al Villaggio con Kisame per verificare che i consiglieri e Danzo non avessero intenzione di uccidere il suo fratellino.
Orochimaru aveva pensato di utilizzare il corpo di Itachi come contenitore per la sua Tecnica dell'Immortalità, per poter ottenere lo Sharingan; ma Itachi, grazie al potere dello Sharingan Ipnotico prese alla sprovvista il Sannin, riuscendo a respingere il suo attacco, mozzandogli un braccio. Orochimaru decise quindi di lasciare Alba, per rivolgere le sue attenzioni verso
Sasuke. Nella seconda parte del manga, Itachi, attraverso la
Tecnica Mutaforma del capo dell'Alba (
Pain), fronteggia
Kakashi,
Naruto,
Sakura e
Chiyo con lo scopo di rallentarli e permettere la completa estrazione, dal corpo di
Gaara, del demone
Shukaku. Sebbene Itachi utilizzi solo il 30% del proprio chakra, questo è ugualmente capace di utilizzare gran parte delle proprie tecniche, escluso lo
Sharingan Ipnotico. Una sua copia verrà sconfitta da
Naruto grazie alla sua nuova tecnica perfezionata durante l'allenamento con
Jiraiya, ovvero la versione potenziata del Rasengan: il
Rasengan Superiore.
La sconfitta Più tardi nella serie, Itachi, dopo essere stato trovato da Naruto (mentre cercava Sasuke), ingaggia un piccolo dialogo con lui chiedendogli cosa avrebbe fatto se Sasuke avesse attaccato Konoha e se in caso di necessità sarebbe giunto ad ucciderlo; Naruto gli dice che non l' avrebbe mai fatto perché per lui era come un fratello. Itachi sorride e, tramite uno dei suoi corvi (che entra in bocca a Naruto) usati nei genjutsu, cede a Naruto parte del suo potere.
[4]. Poco dopo incontra anche il fratello Sasuke, che non esita ad attaccarlo. Itachi gli dice che non è quello il luogo adatto al combattimento e gli intima di recarsi nel rifugio segreto degli Uchiha, dove potranno concludere lo scontro.
Qui i due iniziano la battaglia con dei genjutsu e durante questa prima fase dello scontro, Itachi racconta come lo Sharingan Ipnotico causi la cecità a chi ne fa utilizzo e la storia di
Madara Uchiha, che come lui aveva ottenuto lo Sharingan Ipnotico. Madara, per salvarsi, si era impiantato gli occhi di suo fratello (anche lui in possesso del MS) ottenendo così lo
Sharingan Ipnotico Eterno. per questo Itachi aveva lasciato in vita Sasuke la notte dello sterminio del clan: per poter avere i suoi occhi. Inzia quindi la vera battaglia, nella quale, dopo una serie di illusioni, lo
Tsukuyomi di Itachi sembra non avere effetto su Sasuke. Allora Itachi ricorre alla seconda arma del suo Sharingan Ipnotico: l'
Amaterasu. Questa tecnica consiste in un fuoco nero che brucia qualsiasi cosa dove si posi lo sguardo dell'Uchiha; ma Sasuke, grazie al
Segno maledetto riesce a scamparla e passa al contrattacco. Raccoglie tutta l'elettricità dell'atmosfera sopra il campo di battaglia per poter usare la sua tecnica più potente: il
Kirin. Itachi, minacciato di morte, è costretto ad utilizzare l'ultima arma del suo arsenale, l'arte marziale suprema: il
Susanoo. Sasuke, per salvarsi, è costretto ad usare il chakra che consente di controllare Orochimaru, che si libera ed utilizza la
Tecnica dell'Idra. Ma Itachi, grazie a questa nuova ed invincibile tecnica sconfigge facilmente il Sannin, che viene confinato in un genjutsu eterno grazie alla spada sigillante
Totsuka no Tsurugi. A questo punto afferma che lo scontro è finito. Quando arriva davanti al fratello, Sasuke cerca inutilmente di difendersi con kunai e carte bomba, ma questi impattano con lo scudo di Yata di Susanoo, Itachi, però, crolla a terra, stroncato da una malattia che da tempo lo perseguitava e riesce appena in tempo a sorridere e a versare una lacrima di felicità per il fratello e a dare un buffetto sulla fronte di Sasuke, impiantadogli in qualche modo un'Amaterasu da usare contro Madara. Infine, il fratellino, che non capisce bene quel che è successo, guarda Itachi morente, sorride e crolla anche lui.
Infine
Zetsu riferisce a
Tobi che Itachi è deceduto e che Sasuke ha vinto, ed insieme, prima dell'arrivo dei ninja della Foglia, riescono a portarlo al loro covo e curarlo. Qui Tobi dichiara di essere Madara Uchiha, promette a Sasuke di rivelargli la storia di colui che ha rischiato tutto per salvare il mondo degli Shinobi, il Villaggio della Foglia e soprattutto la vita di suo fratello, la storia di Itachi Uchiha.
[5]. Tobi racconta a Sasuke tutto ciò di cui non era a conoscenza sula vita del fratello, di come abbia sofferto per aver dovuto scegliere tra la vita dei suoi cari o la stabilità del Villaggio, vivendo una vita miserabile, lontano da tutto ciò per cui aveva sofferto tanto: Konoha e suo fratello Sasuke; di come abbia sempre vegliato sulla sua vita, spingendolo al limite per fare in modo di eliminare Orochimaru e quindi liberarlo dal Segno Maledetto, della malattia che da tempo lo debilitava, aspettando solamente di trovare la morte per mano sua. Dopo queste rivelazioni, Sasuke scoppia in un pianto e capisce di avere eliminato l'unico che aveva veramente a cuore la sua vita. Queste emozioni fanno in modo che si risvegli in lui il Mangekyou Sharingan e, nonostante ne abbia la possibilità, rinuncia ad impiantarsi gli occhi di Itachi, dicendo che, mentre gli occhi di suo fratello volevano vedere la prosperità del Villaggio della Foglia, i suoi ne vogliono la distruzione, in quanto l'amore per Konoha è stata l'origine di tutte le sofferenze di Itachi.